venerdì 20 giugno 2008

L'Assassino della Torre di Londra di J.B. Livingstone

"Lassassino della Torre di Londra" di J.B. Livingstone, Edizioni TEADUE. Titolo in originale L'assassin de la Tour de Londes

Come si evince dal titolo, si tratta di un romanzo giallo, ambientato in Inghilterra, a Londra. Il romanzo si apre sulla cerimonia di insediamento del nuovo Governatore della Torre di Londra, Lord Henry Fallowfield. L'atmosfera solenne viene interrotta e brutalmente sconvolta quando, da una merlatura della Torre, un vecchio Yeoman mostra la testa mozzata di Lady Ann Fallowfield.
A risolvere il caso entrano in scena i due investigatori protagonisti dei romanzi di Livingstone: Higgins e Scott Marlowe. Il primo è un investigatore ormai in pensione, ma che viene sempre rispolverato per districare i casi più insoliti; il secondo è sovrintendente di Scotland Yard, che non muove mai un passo senza il suo modello, l'ispettore Higgins, appunto.
I due protagonisti sembrano un po' gia visti: a partire dai nomi, ma anche andando a guardare le caratteristiche fisiche e caratteriali dei personaggi. Higgins è il classico investigatore inglese, di una certa età , scapolo, che vive in campagna, in compagnia del suo siamese e della domestica, amante dei fiori, di Mozart e del silenzio. Vi dice qualcosa Poirot di Agatha Christie o Nero Wolfe di Rex Stout? L'unica nota simpatica e originale del personaggio è che è un inglese che odia il tè (lo versa sempre nel vaso di qualche pianta): alla fatidica ora delle 17,00, si inventa sempre una scusa diversa per evitare l'orribile brodaglia!
Quanto a Scott Marlowe, beh, il nome non vi sembra un po' banalotto è già visto per un investigatore inglese?
Non so se queste "coincidenze" siano un omaggio dell'autore ai più grandi scrittori della letteratura gialla o semplici scopiazzature!
Il romanzo è comunque gradevole da leggere; è scritto bene, in modo semplice, ma efficace: l'autore riesce a creare sempre una suspance continua e in crescendo, che ti invoglia a leggere sempre più avanti (Agatha insegna...).
Devo dire che la cosa che mi piace molto di Livingstone è la sua abilità nel descrivere le atmosfere tipicamente inglesi: le brume, la nebbia che si alza dal Tamigi, le giornate di pioggia londinesi; sembra proprio di stare lì con i personaggi; la descrizione ti avvolge, è molto suggestiva. Certo, bisogna un po' amare questo tipo di clima e di atmosfera!
Per quanto riguarda lo sciglimento finale con la scoperta dell'assassino, l'autore qui copia proprio la Christie: l'investigatore riunisce tutti i sospetti in una stanza e comincia ad enunciare il possibile e probabile svolgimento della dinamica dell'omicidio. Vengono esclusi ad uno ad uno i possibili sospetti, fino alla rivelazione del colpevole. L'assassino dei libri di Livingstone non è che sia sempre una rivelazione! Diciamo che io non sempre l' ho azzeccato, leggendo i suoi gialli, ma alcune volte è proprio palese!!! Con Agatha questo non succede!! Anche la dinamica dell'assassinio stesso non è poi così complicata: basta tenere conto di qualche indizio e il gioco è fatto!
Infine, un 10+ alle copertine: molto belle e suggestive. Sono sempre belle foto di Londra o dell'Inghilterra. Ebbene sì, confesso una mia piccola debolezza: le copertine dei libri mi attirano molto, ci casco in pieno. Se un libro, in particolare un giallo, ha una copertina che mi attrae (e anche la trama) lo compro su 2 piedi!!I direttori marketing della TEA con me fanno un buon lavoro, mi sa che rientro proprio nel loro campione standard che si fa abbindolare dalle copertine!!

1 commento:

Anonimo ha detto...

Molto carino questo libro! Semplice, scorrevole, si legge in un paio di giorni! Higgins è molto simpatico: determinato ma mai arrogante.
Il libro ha una bella trama e fino alla fine ti tiene con il fiato sospeso dato che l'identità dell'assassino è difficile da svelare.