
Come si evince dal titolo, si tratta di un romanzo giallo, ambientato in Inghilterra, a Londra. Il romanzo si apre sulla cerimonia di insediamento del nuovo Governatore della Torre di Londra, Lord Henry Fallowfield. L'atmosfera solenne viene interrotta e brutalmente sconvolta quando, da una merlatura della Torre, un vecchio Yeoman mostra la testa mozzata di Lady Ann Fallowfield.
A risolvere il caso entrano in scena i due investigatori protagonisti dei romanzi di Livingstone: Higgins e Scott Marlowe. Il primo è un investigatore ormai in pensione, ma che viene sempre rispolverato per districare i casi più insoliti; il secondo è sovrintendente di Scotland Yard, che non muove mai un passo senza il suo modello, l'ispettore Higgins, appunto.
I due protagonisti sembrano un po' gia visti: a partire dai nomi, ma anche andando a guardare le caratteristiche fisiche e caratteriali dei personaggi. Higgins è il classico investigatore inglese, di una certa età , scapolo, che vive in campagna, in compagnia del suo siamese e della domestica, amante dei fiori, di Mozart e del silenzio. Vi dice qualcosa Poirot di Agatha Christie o Nero Wolfe di Rex Stout? L'unica nota simpatica e originale del personaggio è che è un inglese che odia il tè (lo versa sempre nel vaso di qualche pianta): alla fatidica ora delle 17,00, si inventa sempre una scusa diversa per evitare l'orribile brodaglia!
Quanto a Scott Marlowe, beh, il nome non vi sembra un po' banalotto è già visto per un investigatore inglese?
Non so se queste "coincidenze" siano un omaggio dell'autore ai più grandi scrittori della letteratura gialla o semplici scopiazzature!
Il romanzo è comunque gradevole da leggere; è scritto bene, in modo semplice, ma efficace: l'autore riesce a creare sempre una suspance continua e in crescendo, che ti invoglia a leggere sempre più avanti (Agatha insegna...).
Devo dire che la cosa che mi piace molto di Livingstone è la sua abilità nel descrivere le atmosfere tipicamente inglesi: le brume, la nebbia che si alza dal Tamigi, le giornate di pioggia londinesi; sembra proprio di stare lì con i personaggi; la descrizione ti avvolge, è molto suggestiva. Certo, bisogna un po' amare questo tipo di clima e di atmosfera!
Per quanto riguarda lo sciglimento finale con la scoperta dell'assassino, l'autore qui copia proprio la Christie: l'investigatore riunisce tutti i sospetti in una stanza e comincia ad enunciare il possibile e probabile svolgimento della dinamica dell'omicidio. Vengono esclusi ad uno ad uno i possibili sospetti, fino alla rivelazione del colpevole. L'assassino dei libri di Livingstone non è che sia sempre una rivelazione! Diciamo che io non sempre l' ho azzeccato, leggendo i suoi gialli, ma alcune volte è proprio palese!!! Con Agatha questo non succede!! Anche la dinamica dell'assassinio stesso non è poi così complicata: basta tenere conto di qualche indizio e il gioco è fatto!
Infine, un 10+ alle copertine: molto belle e suggestive. Sono sempre belle foto di Londra o dell'Inghilterra. Ebbene sì, confesso una mia piccola debolezza: le copertine dei libri mi attirano molto, ci casco in pieno. Se un libro, in particolare un giallo, ha una copertina che mi attrae (e anche la trama) lo compro su 2 piedi!!I direttori marketing della TEA con me fanno un buon lavoro, mi sa che rientro proprio nel loro campione standard che si fa abbindolare dalle copertine!!
1 commento:
Molto carino questo libro! Semplice, scorrevole, si legge in un paio di giorni! Higgins è molto simpatico: determinato ma mai arrogante.
Il libro ha una bella trama e fino alla fine ti tiene con il fiato sospeso dato che l'identità dell'assassino è difficile da svelare.
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