mercoledì 16 marzo 2011

SEI NAZIONI 2011: ITALIA VS FRANCIA

Fratelli d'Italia,/ l'Italia s'è desta, / dell'elmo di Scipio s'è cinta la testa./ Dov'è la Vittoria? /Le porga la chioma, / che schiava di Roma Iddio la creò./ Stringiamci a coorte, / siam pronti alla morte./ Siam pronti alla morte,/ l'Italia chiamò./ Stringiamci a coorte,/ siam pronti alla morte. / Siam pronti alla morte, / l'Italia chiamò, sì!

I quattro minuti più lunghi della storia. Si, perché sabato 12 marzo 2011 allo stadio Flaminio si è fatta la storia del rugby. Battere la Francia ci ha catapultati nella storia della palla ovale. I galletti francesi erano arrivati spocchiosi pensando di fare le “vacanze romane” (come intitolava “L’Equipè”) e invece si sono ritrovati di fronte un’Italia agguerrita e determinata. Ma soprattutto i Bleus non avevano calcolato quarantamila tifosi, il sedicesimo giocatore, appassionati e grintosi, scesi in campo con i suoi gladiatori dal primo minuto di gioco.
Non ci credeva nessuno. Il mio vicino allo stadio mi dice che avremmo perso, con uno scarto tra i venti e i quaranta punti, se ci andava bene. E quando il risultato si assesta su 6 a 18 io non vedo avvicinarsi il cucchiaio di legno ma una specie di pagaia gigante! Poi accade il miracolo, l’insperato. Il Flaminio si infiamma, tifiamo come degli indemoniati, c’è l’incredibile rimonta: la meta, i calci tra i pali che vanno tutti a segno, le mischie, le touche…non sbagliamo più niente. Riprendiamo le redini di una partita che era già data persa in partenza e li superiamo al settantaseiesimo 22 a 21. I quattro minuti più lunghi della storia. Una mischia rifatta tre volte, il tempo fermo al settantanovesimo, lo stadio tutto in piedi, non si può star seduti, il seggiolino scotta e poi dobbiamo spingere tutti in mischia! Il cuore batte forte per l’emozione di vincere sulla Francia, siamo ad un soffio da una vittoria storica. Quando l’arbitro finalmente si decide al fischio finale, è il delirio. Le lacrime di gioia dei giocatori commuovono tutti. Io salto per l’emozione, ognuno si abbraccia con i vicini di avventura, siamo tutti consapevoli di avere contribuito alla vittoria dell’Italia e di avere assistito ad una giornata storica per il rugby italiano. Ho vissuto una marea di emozioni e ancora una volta il rugby è una grande lezione di vita: mai pensare che tutto sia perduto, perché c’è sempre una speranza; mai arrendersi e darsi per vinti, perché il duro lavoro, la grinta, la forza di volontà prima o poi premiano sempre; mai scoraggiarsi, perché con l’aiuto di chi ci sta vicino si possono raggiungere grandi risultati; ma soprattutto lottare, lottare sempre e crederci fino in fondo.
P.S. per i profani: battendo la Francia, abbiamo vinto il Trofeo Garibaldi, premio che viene assegnato annualmente al 6 Nazioni per la disputa tra la nazionale di rugby francese e quella italiana. La vittoria è carica di significato, dal momento che il 17 marzo è la festa dei 150 anni dell’Unità d’Italia. Che bel regalo ci hanno fatto!

martedì 8 marzo 2011