lunedì 10 dicembre 2012

DOLCE VENDETTA

Nei prossimi mesi, spero che ti prenderai una dolce vendetta. Anzi, prevedo che lo farai. Bada bene: non sto parlando di una vendetta rabbiosa e violenta. Non dovrai distruggere la reputazione dei tuoi avversari né ridere di loro mentre implorano pietà dal fondo di una fogna. La tua vendetta sarà un trionfo che otterrai superando una sfida che secondo tutti ti avrebbe annientato. E il tuo viaggio verso la vittoria comincia adesso.

Rob Brezny


venerdì 16 novembre 2012

L'EMILIA NEL PIATTO

Come mettere le mani in pasta ed essere felici: tortelli alla zucca, gramigna con ragù alla salsiccia; tagliatelle alla bolognese e minestra paradiso con pasta choux...
la pasta choux...lievitata...miracolo!!
questi tortellini li ho fatti IO!!!


la Laurina

la cuoca (in bianco)
CHE FAME...BUONISSIME!!!

IO


LA ROTTA GIUSTA

In questo momento sei un po’ come un pilota di jet che deve guidare la nave dei pirati in un parco dei divertimenti. Fai pensare a un grande chef costretto a cercare i suoi ingredienti in un piccolo supermercato di quartiere. In altre parole, Gemelli, probabilmente ti senti un po’ fuori luogo e sminuito, anche se ti stai divertendo. La cosa migliore che puoi fare è aspettare che il destino ti mostri come correggere la rotta. Nel frattempo, cerca di rimanere equilibrato e in pace con te stesso.

Rob Brezny

giovedì 15 novembre 2012

OCCASIONI

C’è sempre un autobus che passa nella vita di ognuno di noi. Tu tieni gli occhi aperti. 
Non perdere il tuo.


"L'autobus di Rosa"


mercoledì 7 novembre 2012

venerdì 5 ottobre 2012

ERA IL MIGLIORE DEI TEMPI, ERA IL PEGGIORE DEI TEMPI


Commentando l’incipit del romanzo di Dickens “Racconto di due città”, Rob Brezny sfida noi dei gemelli a ribellarci al nostro lato pessimista e a trovare almeno cinque ragioni per poter dire che questo è il migliore dei tempi.

Una sfida difficile,per me.

Le mie cinque ragioni:
  1. Sto trovando la forza di credere di più in me stessa e che le amarezze che la vita ci dà,ci rendono più forti.
  2. Gli amici che hanno sempre una parola di conforto.
  3. La stima che mi dimostrano giorno dopo giorno sul lavoro (oh, sono fortunata,io ce l’ho un lavoro,e che mi piace,anche).
  4. La speranza che dopo un periodo buio ci sia la luce,che non tutto è perduto e che arriverà il mio momento.Lo voglio.E me lo merito.
  5. Ultima ragione,ma non meno preziosa, due grandi amori che con il loro sorriso mi fanno sentire importante e mi danno la voglia di andare avanti.
Le mie cinque ragioni. I miei cinque propositi. Da tenere a mente per avere la forza di voltare pagina.

mercoledì 11 luglio 2012

LA SFIDA DELLA MUMMIA di Elizabeth Peters


Un’eroina di Jane Austen all’ombra delle piramidi. Londra, 1880, Amelia Peabody riceve una ingente eredità dal padre e, incurante di essere ormai una zitella di ben trentadue anni, decide di rifiutare ogni corteggiatore e di dedicarsi alla sua più grande passione, l’archeologia. Così parte alla volta dell’Egitto. Durante il viaggio, nella tappa romana, si imbatte in Evelyn, una giovane inglese in disgrazia, che è stata appena abbandonata dall’uomo che amava, un italiano rubacuori a caccia di dote, e diseredata dal ricco nonno. Amelia si prende a cuore la sorte della ragazza e decide di portarla con sé. In Egitto il caso (o dovrei dire Eros) vuole che le due dolci fanciulle si imbattano in due fratelli archeologi, inglesi, (…) impegnati negli scavi di alcune tombe egizie. E’ naturalmente amore a prima vista e il quartetto si ritrova presto in un sito archeologico sulle rive del Nilo dove la notte appare la mummia di un sacerdote.

Un libro divertente, immancabile se ci si vuole rilassare sotto l’ombrellone. Le descrizioni della navigazione sul Nilo, dei tramonti, del Cairo, dei siti archeologici sono molto poetici e affascinanti. Il romanzo scorre via veloce, la scrittura e la trama sono semplici, ma efficaci. I personaggi sono un po’ stereotipati, ma devo ammettere che gli stereotipi inglesi calati in una situazione bordeline come uno scavo in Egitto a fine Ottocento, creano una mix interessante e divertente che ti tiene incollato alle pagine. Ebbene, sì,  ho trovato anche divertenti gli assalti notturni della mummia che terrorizza i superstiziosi egiziani del villaggio, ma che non fa per niente paura agli impavidi e razionali studiosi inglesi.

Il titolo in originale è “Crocodile on the Sandbank”, molto più significativo e calzante del titolo italiano, e racchiude l’essenza del romanzo, come la poesia dell’incipit cela in realtà il mistero della mummia:

L’amore della mia amata è sull’altra sponda;
un’ampia distesa d’acqua ci separa
e il coccodrillo attende sulla riva.

Mi immergo nell’acqua e cammino sui flutti;
il mio cuore è più forte degli abissi
ed è il suo amore che mi dà la forza.

L’happy end è d’obbligo e si intuisce fin dalla copertina. Ma non c’è niente di male nel ribadire ancora una volta la morale di Bridget Jones: non importa a quale epoca appartenga la zitella, prima o poi il principe azzurro arriva…


venerdì 22 giugno 2012

LA LISTA di Michael Connelly


Los Angeles. L’avvocato Michael Haller eredita i clienti di un collega, trovato assassinato in circostanze misteriose. Nella lista dei clienti ce n’è uno importante: un famoso produttore di Hollywood, accusato di aver assassinato la moglie e il suo amante. Il poliziotto Harry Bosch affianca Haller nelle indagini di un caso che è molto più complesso di quello che sembra. Chi ha ucciso il collega? Chi è il burattinaio dietro alla vicenda,  che vede un filo rosso attraversare  diversi casi presi in carico? Perché anche Haller è in pericolo di vita?
Tra il legal thriller e il poliziesco, Connelly porta il lettore nella Los Angeles che abbiamo visto in tanti film, tra le ville di Malibu, i canyon californiani e Downtown, sede del palazzo di giustizia. La trama è ben congeniata, a scatole cinesi, diversi i colpi di scena finali; lo stile semplice e lineare, ma al contempo accattivante.
E' il primo libro che ho letto di Michael Connelly e devo dire che mi è piaciuto molto. Ha uno stile cinematografico, non a caso dai suoi romanzi sono stati tratti dei film, tra cui “Debito di sangue”, diretto e interpretato da Clint Eastwood.
Pare che dicendo Connelly, dici Henry Bosch, protagonista assoluto dei suoi romanzi. Qui non è così, perché il personaggio principale e voce narrante è l’avvocato Haller e il poliziotto Bosch compare da attore non protagonista. Leggendo qua e là su vari siti dedicati all'autore, questo ha allarmato i lettori affezionati, perché pensavano ad un passaggio di consegne: Bosch sarebbe andato in pensione? Questo non lo so, ma posso dirvi, senza svelarvi, che l’epifania finale chiarisce tutto.
Interessantissimo lo svelamento del dietro le quinte del processo, tra cui il meccanismo che regola la scelta dei giurati e di come gli avvocati possano influenzare la scelta della giuria. Tanto di cappello al lavoro di documentazione dell’autore, che ha reso avvincente anche il complesso ingranaggio della giustizia americana.
Libro da leggere, io ne leggerò senz’altro altri.

lunedì 18 giugno 2012

NEW YORK CHEESECAKE

Direttamente dal sito www.philadelphia.it  la New York cheesecake...
Ebbene sì, mi sono fatta prendere anche io dalla cheesecake - mania, spinta dalla martellante pubblicità televisiva e ho tentato di riprodurre il famoso dolce americano. 
Visivamente non è un granché (forse più per colpa mia, che non sono proprio una fotografa), ma mi hanno assicurato (veri intenditori questa volta) che è molto buona...

lunedì 4 giugno 2012

NON SOLO UNA CROSTATA DI MELE..

No, non sta diventando un blog di cucina. E' solo che nei periodi della vita un po' così, bisogna trovare qualcosa che ci dia un nuovo equilibrio e la voglia di andare avanti e pensare che ci sono ancora delle cose belle da fare, per sé stessi, e per gli altri. Io ho trovato conforto e sfogo nella cucina, che pare sia terapeutica, non perché lo dicono diversi studi scientifici, ma perché lo dicono le persone. Quelle che si sentono meglio cucinando, quelle che non vedono l'ora di "mettere le mani in pasta" per creare qualcosa di buono, quelle che si sentono di nuovo utili. E così, eccoci qua con diversi esperimenti culinari, nel senso che mi sto cimentando nel fare cose mai sperimentate prima...qualcosa viene bene, qualcos'altro meno, ma provando e riprovando...

Ingredienti:
per la pasta frolla:
150 gr di burro
300 gr di farina
2 uova
130 gr di zucchero

per il "ripieno"
1 confettura di marmellata di albicocche
450 gr di mele golden

Unite nel mixer la farina setacciata, un pizzico di sale ed il burro freddo appena tolto dal frigorifero tagliato a tocchetti. Frullate il tutto fino ad ottenere un composto dall'aspetto sabbioso e farinoso. Mettete il composto in una ciotola, aggiungete lo zucchero e le uova e amalgamate tutti gli ingredienti fino ad ottenere un impasto compatto. Formate un panetto, ricopritelo con la pellicola trasparente e ponetelo in frigorifero per circa un’ora. Intanto preparate il ripieno: sbucciate le mele e tagliatele a fettine sottili. 
Trascorsa l'ora di riposo della pasta frolla, stendete l’impasto con il mattarello e adagiatelo sulla teglia da crostata imburrata, facendo attenzione a lasciare la pasta per i bordi, che poi andranno richiusi. Farcite la crostata con la marmellata e le fettine di mele:  adagiatele partendo dal bordo formando una rosa. Richiudete i bordi della crostata e con l’aiuto di una forchetta tracciate dei piccoli tagli come decorazione. Spennellate le mele con un pochino marmellata, precedentemente scaldata in un pentolino. Cuocete la crostata in forno preriscaldato a 180° per circa 30 minuti.

mercoledì 30 maggio 2012

RIFLESSIONI

Quando pensi di avere tutte le risposte, la vita ti cambia le domande.
Charlie Brown

lunedì 28 maggio 2012

TORTA SALATA ALLE ZUCCHINE

Un classico...la strega nella foto più giù è la mia assistente!!!














Ingredienti:
1 rotolo di pasta sfoglia o brisee
4 zucchine grandi
1 uovo
1 confezione piccola di Emmenthal
1 bicchiere di latte
parmigiano q.b.


Fate rosolare le zucchine tagliate a rondelle in padella con poco olio. una volta ammorbidite, lasciatele raffreddare. Nel frattempo, stendere la pasta in una teglia rotonda e bucherellare il fondo con la forchetta. Tagliate a dadini il formaggio. Una volta raffreddate, unite le zucchine, il formaggio, l'uovo, il latte e il parmigiano (a piacimento) e amalgamate il tutto. Versate il ripieno nella torta, ripiegate i bordi, infornate in forno caldo per circa 45/50 minuti a 180°. 

CROSTATE MIGNON

Continuano i miei esperimenti culinari...crostate mignon alla marmellata di more.Con gli avanzi della pasta frolla, ho improvvisato un po' di biscottini, ideali da inzuppare nel latte!

martedì 22 maggio 2012

COOK & BOOKS

Un corso di cucina dopo il lavoro in pieno centro a Milano. Ingredienti: due cuoche, un buffet facile facile, frutta, verdura, colori, sapori, un pizzico di creatività e tanta passione per la cucina…











 

lunedì 21 maggio 2012

CIAMBELLA

Direttamente dal sito "Sorelle in pentola", ecco il classico ciambellone! non è lievitato come speravo, ma almeno è venuto col buco ;-)



mercoledì 16 maggio 2012

GUARDANDO AL FUTURO

La festa dell’housewarming, per inaugurare un’abitazione, deriva da un’antica tradizione britannica. In passato, infatti, quando qualcuno si trasferiva, portava nella casa nuova la brace del camino della vecchia. Ti consiglio di applicare questa idea alla fase di transizione che stai attraversando. Mentre navighi verso il futuro, porta con te una scintilla simbolica della vitalità che ha animato la situazione dalla quale stai uscendo.
Rob Brezny

martedì 10 aprile 2012

' A LIVELLA

Ogn'anno, il due novembre, c'é l'usanza per i defunti andare al Cimitero. Ognuno ll'adda fà chesta crianza; ognuno adda tené chistu penziero.
Ogn'anno, puntualmente, in questo giorno, di questa triste e mesta ricorrenza, anch'io ci vado, e con dei fiori adorno il loculo marmoreo 'e zi' Vicenza.
St'anno m'é capitato 'navventura...dopo di aver compiuto il triste omaggio. Madonna! si ce penzo, e che paura!, ma po' facette un'anema e curaggio.
'O fatto è chisto, statemi a sentire: s'avvicinava ll'ora d'à chiusura: io, tomo tomo, stavo per uscire buttando un occhio a qualche sepoltura.
"Qui dorme in pace il nobile marchesesignore di Rovigo e di Bellunoardimentoso eroe di mille imprese morto l'11 maggio del'31"
'O stemma cu 'a curona 'ncoppa a tutto......sotto 'na croce fatta 'e lampadine; tre mazze 'e rose cu 'na lista 'e lutto: cannele, cannelotte e sei lumine.
Proprio azzeccata 'a tomba 'e stu signorence stava 'n 'ata tomba piccerella, abbandunata, senza manco un fiore; pe' segno,sulamente 'na crucella.
E ncoppa 'a croce appena se liggeva:"Esposito Gennaro - netturbino": guardannola, che ppena me facevastu muorto senza manco nu lumino!
Questa è la vita! 'ncapo a me penzavo...chi ha avuto tanto e chi nun ave niente! Stu povero maronna s'aspettavaca pur all'atu munno era pezzente?
Mentre fantasticavo stu penziero, s'era ggià fatta quase mezanotte, e i'rimanette 'nchiuso priggiuniero, muorto 'e paura...nnanze 'e cannelotte.
Tutto a 'nu tratto, che veco 'a luntano? Ddoje ombre avvicenarse 'a parte mia...Penzaje: stu fatto a me mme pare strano...Stongo scetato...dormo, o è fantasia?
Ate che fantasia; era 'o Marchese: c'o' tubbo, 'a caramella e c'o' pastrano; chill'ato apriesso a isso un brutto arnese; tutto fetente e cu 'nascopa mmano.
E chillo certamente è don Gennaro...'omuorto puveriello...'o scupatore. 'Int 'a stu fatto i' nun ce veco chiaro: so' muorte e se ritirano a chest'ora?
Putevano sta' 'a me quase 'nu palmo,quanno 'o Marchese se fermaje 'e botto, s'avota e tomo tomo..calmo calmo, dicette a don Gennaro: "Giovanotto!
Da Voi vorrei saper, vile carogna, con quale ardire e come avete osatodi farvi seppellir, per mia vergogna, accanto a me che sono blasonato!
La casta è casta e va, si, rispettata, ma Voi perdeste il senso e la misura; la Vostra salma andava, si, inumata; ma seppellita nella spazzatura!
Ancora oltre sopportar non possola Vostra vicinanza puzzolente, fa d'uopo, quindi, che cerchiate un fossotra i vostri pari, tra la vostra gente"
"Signor Marchese, nun è colpa mia, i'nun v'avesse fatto chistu tuorto; mia moglie è stata a ffa' sta fesseria, i' che putevo fa' si ero muorto?
Si fosse vivo ve farrei cuntento, pigliasse 'a casciulella cu 'e qquatt'ossee proprio mo, obbj'...'nd'a stu mumentomme ne trasesse dinto a n'ata fossa".
"E cosa aspetti, oh turpe malcreato, che l'ira mia raggiunga l'eccedenza? Se io non fossi stato un titolato avrei già dato piglio alla violenza!"
"Famme vedé..-piglia sta violenza...'A verità, Marché, mme so' scucciato'e te senti; e si perdo 'a pacienza, mme scordo ca so' muorto e so mazzate!...
Ma chi te cride d'essere...nu ddio? Ccà dinto, 'o vvuo capi, ca simmo eguale?......Muorto si'tu e muorto so' pur'io; ognuno comme a 'na'ato é tale e quale".
"Lurido porco!...Come ti permetti paragonarti a me ch'ebbi natali illustri, nobilissimi e perfetti, da fare invidia a Principi Reali?".
"Tu qua' Natale...Pasca e Ppifania!!! T''o vvuo' mettere 'ncapo...'int'a cervella che staje malato ancora e' fantasia?...'A morte 'o ssaje ched''e?...è una livella.
'Nu rre, 'nu maggistrato, 'nu grand'ommo, trasenno stu canciello ha fatt'o puntoc'ha perzo tutto, 'a vita e pure 'o nomme: tu nu t'hè fatto ancora chistu cunto?
Perciò, stamme a ssenti...nun fa''o restivo, suppuorteme vicino-che te 'mporta? Sti ppagliacciate 'e ffanno sulo 'e vive: nuje simmo serie...appartenimmo à morte!"

venerdì 23 marzo 2012

LA SETTIMANA ENIGMISTICA

La parola tedesca Weltratsel potrebbe essere tradotta “enigma del mondo”. È stata coniata dal filosofo Friedrich Nietzsche a proposito di interrogativi come: “Qual è il significato dell’esistenza?” o “Qual è la natura della realtà?”. Secondo la mia lettura dei presagi astrali, Gemelli, sei pronto a scavare più a fondo in questo enigma. Nelle prossime settimane, per te sarà più facile che mai scoprire qualcosa di utile su alcuni grandi misteri. Certi brani del Libro della vita che ti sono sempre sembrati incomprensibili acquisteranno improvvisamente un senso. Non solo. Ogni volta che decifrerai una parte dell’enigma del mondo, risolverai anche una piccola parte del tuo enigma personale.


Rob Brezny

lunedì 13 febbraio 2012

CROSTATINE ALLA MARMELLATA



Il mio secondo esperimento culinario...

i miei colleghi ringraziano!



lunedì 30 gennaio 2012

MUFFIN CON GOCCE DI CIOCCOLATO

In una fredda serata di fine gennaio ho sperimentato una ricetta presa da uno dei siti di cucina più cliccati del web, giallozafferano... e questo è il risultato!


BON APETIT!


Ingredienti per 12 muffin

190 gr di burro

100 gr di cioccolato fondente in gocce

380 gr di farina

200 ml di latte

200 gr di zucchero

1/2 cucchiaio di bicarbonato

1 bustina di lievito in polvere

3 uova

1 bustina di vanillina

1 pizzico di sale

Accendere il forno a 180°. Fare ammorbidire il burro a temperatura ambiente, aggiungere lo zucchero e poi sbattere gli ingredienti (magari con l’aiuto di un robot da cucina) fino a che il composto risulta cremoso. Sgusciare le uova in una ciotola e unirle una alla volta al composto di burro e zucchero sempre sbattendo; aggiungere il latte a filo e continuare a sbattere fino a quando la consistenza risulterà ben liscia, gonfia e omogenea.

Mischiare in una ciotola la farina, il lievito, il bicarbonato, la vanillina e il sale, e unirli poco alla volta al composto, fino a che il tutto risulterà cremoso e senza grumi; per ultimo aggiungere 80 gr di gocce di cioccolato, tenerne 20 gr da parte per decorare la superficie.

Mettere l’impasto a cucchiaiate nelle pirottine di carta poste all'interno dello stampo da muffin fino a riempirli fino al bordo. Poi distribuire le gocce di cioccolato tenute da parte sulla superficie. Dopo aver ricoperto tutti i muffin con le gocce di cioccolato infornarli per circa 20-25 minuti. A cottura avvenuta dei muffin, che dovranno risultare dorati, spegnere il forno e lasciateli riposare lì dentro per 5 minuti a sportello aperto, dopodiché estrarli e lasciarli raffreddare completamente.

giovedì 5 gennaio 2012

GLI AMORI DIFFICILI

Leggevo su un blog di un amico di un mio amico...


“L’amavo, insomma. Ed ero infelice. Ma come lei avrebbe potuto capire questa mia infelicità? Ci sono quelli che si condannano al grigiore della vita più mediocre perché hanno avuto un dolore, una sfortuna; ma ci sono anche quelli che lo fanno perché hanno avuto più fortuna di quella che si sentivano di reggere.”
Italo Calvino, Gli amori difficili.