venerdì 28 novembre 2008

ITALIA VS PACIFIC ISLANDERS, STADIO DEL GIGLIO, REGGIO EMILIA 22 NOVEMBRE 2008 CARIPARMA TEST MATCH

Sono finiti questi test match di novembre. E con i nostri ragazzi della nazionale è andato via anche il sole, infatti qui a Milano nevica a cielo chiuso…è come se il tempo si fosse rattristato anche lui! Sì perché, abbiamo subito un’altra sconfitta sabato scorso, contro i Pacific Islanders (17 a 25) e, ammettiamolo, non abbiamo fatto una gran bella partita. La meta di Mauro al 25’ del secondo tempo su assist di capitan Parisse non è servita a risollevare gli animi e una partita ormai persa. Insomma, il bilancio di questi test match si chiude in negativo, con tre sconfitte.
Cosa succede alla nostra nazionale? Non abbiamo perso neanche in modo onorevole. La delusione, i musi lunghi degli azzurri erano lampanti a fine partita. Guardando alcune interviste on–line si legge a chiare lettere la tristezza sui loro volti e oserei dire anche una certa espressione da cani bastonati (chissà che lavata di capo gli ha fatto Mallet negli spogliatoi…). Parisse sostiene che la squadra ha fatto un bel gioco a tratti (ma non basta) e che per vincere devono tenere di più il possesso della palla, perché se dobbiamo perdere, almeno perdiamo giocando (mi sembra giusto). Bortolami ci riporta a quello che più conta nel rugby: devono ritrovare l’umiltà e lavorare duro, devono ricostruirsi come squadra che ha alcune luci (per il momento troppo poche) e ombre dove bisogna lavorare (molto). Infine Mauro Bergamasco, che non perde occasione per ribadire che bisogna rimettere i piedi per terra e che, comunque, i risultati sono stati beffardi nel raccontare il loro punto di arrivo.
Ma qual è questo punto di arrivo? Io mi chiedo. E forse non sono la sola. Ho sempre difeso la nostra nazionale di rugby, ma forse i ragazzi si stanno perdendo o la pressione psicologica è tale da non riuscire poi a concretizzare il loro impegno nella preparazione e la loro voglia di vincere? Su vari siti di rugby ho letto molte polemiche e parole di amarezza circa il comportamento degli azzurri nei confronti dei tifosi: non hanno fatto il giro di campo per applaudire chi, nonostante il freddo, era venuto a sostenerli; infastiditi dalle troppe attenzioni, sono stati sgarbati con alcuni tifosi; non si fermano più al terzo tempo.
Ma che sta succedendo? Perché il rugby (italiano) sta prendendo questa piega? Perché i nostri ragazzi si comportano da divi? L’opinione diffusa è che si stanno montando la testa. Ma è possibile che per qualche calendario e qualche ospitata in televisione scivolino così in basso?Io mi sono avvicinata al rugby perché in questo sport ho ritrovato valori che si stanno via via perdendo, perché questo è lo sport di condivisione e uguaglianza per eccellenza, dove c’è posto per tutti. E di questi valori sono portatori in primis i giocatori, che ci mettono la faccia. I valori in cui credono dovrebbero essere ben saldi nelle loro teste e nel loro comportamento. Che fanno, sennò, parlano a vanvera?
Purtroppo i rugbisti stanno diventando dei fenomeni, chiamati alle luci della ribalta più per la loro bellezza che per le virtù e le doti che mostrano in campo. Un giorno saranno ricordati come dei bellocci, con dei fisici pazzeschi che posavano nudi, che facevano le pubblicità, che facevano impazzire donne e uomini e…che…ah, sì, una volta erano anche giocatori di rugby.
Dovrebbero ricominciare sì ad avere umiltà, a scendere dal piedistallo, a lavorare duro, ma dovrebbero, soprattutto, ritornare a divertirsi giocando. Una volta ho letto da qualche parte queste parole di un giocatore: Il rugby è uno stile di vita. Se la pensi in questo modo, lo puoi vivere come un divertimento. Non è vero che si deve soffrire per giocarlo.
Speriamo di vedere tutto questo al 6 nazioni.

mercoledì 19 novembre 2008

ITALIA VS ARGENTINA, STADIO OLIMPICO, TORINO 15 NOVEMBRE 2008 CARIPARMA TEST MATCH

Abbiamo perso, 14 a 22 e, purtroppo, non ci siamo fatti molto onore in campo. E, purtroppo, questa volta non ero presente allo stadio, ma è stata comunque un' esperienza interessante, perché, a causa dello sciopero dei giornalisti sportivi di la7, non c’era la cronaca. All’inizio sono rimasta spiazzata, ma quando ho capito che la voce di sottofondo (e che si sentiva perfettamente) era quella dell’arbitro, mi sono resa conto che potevo seguire la partita da un punto di vista insolito. Sì, perché l’arbitro orchestra proprio la partita, dando le direttive ai giocatori e intervenendo continuamente. Finalmente ho capito cosa diavolo dice in alcuni passaggi fondamentali del gioco (e cosa dice ai giocatori che fanno un gioco non proprio corretto) e mi si sono chiarite alcune regole. Diciamo che ho fatto un bel ripassone generale, sul campo, è proprio il caso di dirlo!
Il gioco mi è sembrato statico, non facevano girare molto la palla, insomma mancavano di aggressività.
Ho letto diverse interviste dove gli azzurri e Mallet esprimevano tutta la loro delusione per una partita giocata male. Mi ha colpito la loro voglia di riscatto, ma con umiltà, consapevoli di avere sbagliato e che li aspetta un duro lavoro per la squadra. Soprattutto non vogliono deludere i tifosi, sempre numerosi e affettuosi e giustamente vogliono regalarci una vittoria.
Non mi sento delusa dalla nostra nazionale. E’ facile sostenere chi vince sempre. Adesso, in questo momento delicato, noi tifosi dobbiamo continuare a sostenerli con tutto il nostro affetto e a crederci. Come l’albatros di Baudelaire, sono in attesa di volare. Prima o poi succederà…






mercoledì 12 novembre 2008

ITALIA VS AUSTRALIA, STADIO EUGANEO, PADOVA 08 NOVEMBRE 2008 CARIPARMA TEST MATCH

E’ finita 30 a 20, per l’Australia, ma la nostra “piccola navicella azzurra” si è difesa con onore e ha giocato una partita splendida. Io c’ero e vi racconto come è andata.
Arriviamo allo stadio Euganeo intorno alle 13.00, a bordo di una navetta (gratuita!) da Padova e ci troviamo di fronte a questo scenario: stand con birra e hot dog, il profumo della carne alla griglia, la musica nell’aria, il clima di festa…
Aprono i cancelli e prendiamo posto nella tribuna est, centrale: ma siamo vicinissime al campo! Che emozione! Ci intrattengono i piccoli rugbisti delle squadre locali che giocano mini-partite in campo, chissà, forse stiamo guardando i futuri fratelli Berga o un futuro capitano della nazionale italiana.
Chiacchieriamo amabilmente, ma quando annunciano al microfono l’entrata della nazionale italiana per il riscaldamento, cala improvvisamente un silenzio di tomba!
Devo dirlo (sì, sono di parte), quando entra Mauro in campo, anche solo per gli allenamenti, tutti gli altri scompaiono e si ferma il tempo: c’è solo lui, il gladiatore azzurro…
La mia capacità di raziocinio si è completamente e irrimediabilmente persa, come il senno di Orlando..sarà finito sulla luna? Temo si sia perso negli spazi intergalattici più profondi…e non credo che il prode Astolfo possa aiutarmi, credo piuttosto che solo il capitano Kirk e l’Enterprise possano salvarmi!!
Mi riprendo velocemente e mi godo comodamente seduta gli allenamenti degli azzurri, buttando un occhio anche agli australiani, che si passano la palla, la lanciano, la calciano come se fosse la cosa più naturale e facile di questo mondo, sembrano di gomma e sono degli omoni!
Una breve sosta negli spogliatoi e i nostri si accingono a tornare di nuovo in campo, questa volta per la battaglia. All’annuncio dell’entrata della nazionale, capitanata da Sergio Parisse, lo stadio esplode in un boato di gioia: tutti in piedi ad applaudire e ad urlare!
Il momento dell’inno arriva immancabile e commovente. Cantiamo a squarciagola (pure io!e con tutti i sacri crismi: mano sul cuore e sguardo commosso) e lo stadio si fonde in una sola voce. Il clima di festa e di gioia continua, grazie alle tifoserie mescolate, gli spalti sono colorati di azzurro, giallo e verde. Applaudiamo e cantiamo, tutti insieme, italiani e australiani.
Ore 15.00: calcio d’inizio! Che emozione, la mia prima partita di rugby dal vivo!!!! All’inizio è stata un po’ dura, non avendo la cronaca a portata di orecchio, ma il gioco era talmente affascinante che mi sono fatta coinvolgere subito dalle azioni e chissenefrega se ho capito la metà di quello che stava succedendo, l’importante era tifare e divertirsi.
Le azioni di gioco scorrono veloci, gli australiani giocano per lo più nella nostra metà campo, ma noi ci difendiamo con grinta e combattività. Al trentunesimo del primo tempo Mirco Bergamasco vola in meta e ci regala 7 punti. Lo stadio esulta e si commuove, soprattutto perché Mauro va a complimentarsi con il fratello, lo abbraccia sorridente, anche da lontano cogliamo sul suo viso la contentezza e la fierezza del fratello maggiore.
Il primo tempo finisce alla pari, 14 a 14. Siamo soddisfatti, ci crediamo. Continuiamo a testa alta, passando in vantaggio. Teniamo inchiodati i Wallabies (la terza miglior nazionale del mondo ovale, sottolineo) sui 20 pari fino al 70’ quando l’Australia passa in vantaggio e vince.
E’ stato uno spettacolo unico, il rugby visto dal vivo è un’esperienza sportiva che tutti dovrebbero fare almeno una volta nella vita. E una meta, un drop, una touche dal vivo sono un’emozione impagabile.
Bravi tutti gli azzurri, in particolare (si, sono di parte, lo ripeto e sono consapevole che il rugby è lo sport di squadra per eccellenza) Mauro Bergamasco, che ha continuato a combattere nonostante i crampi. E' stato in campo fino all'ultimo, a dare tutto il suo cuore e la sua voglia di vincere.
Un arrivederci ai ragazzi che salgono sul pullman, scortatissimi; i bambini urlano i loro nomi, alla caccia di una foto e di un autografo. Che bello, vedere famiglie intere assiepate dietro ai cancelli dello stadio aspettando di congratularsi con i giocatori.
E’ stata una giornata bellissima.










martedì 4 novembre 2008

CARIPARMA TEST MATCH 2008

Ecco i 22 giocatori convocati dal CT Mallet per l’incontro Italia-Australia sabato 8 novembre a Padova, Stadio Euganeo.

Matias AGUERO (Saracens, 8 caps)Mauro BERGAMASCO (Stade Francais, 65 caps)Mirco BERGAMASCO (Stade Francais, 53 caps)Marco BORTOLAMI (Gloucester RFC, 67 caps)Gonzalo CANALE (Clermont Auvergne, 41 caps)Pablo CANAVOSIO (Montepaschi Viadana, 20 caps)Carlo Antonio DEL FAVA (Ulster Branch, 30 caps)Santiago DELLAPE' (RC Toulon, 52 caps)Gonzalo GARCIA (Cammi Calvisano, 2 caps)Leonardo GHIRALDINI (Cammi Calvisano, 13 caps)Andrea LO CICERO (Racing Metro Paris, 76 caps)Andrea MARCATO (Benetton Treviso, 9 caps)Andrea MASI (Biarritz Olympique, 41 caps)Luke MCLEAN (Cammi Calvisano, 2 caps)Carlos NIETO (Gloucester RFC, 28 caps)Fabio ONGARO (Saraceno, 56 caps)Luciano ORQUERA (Brive, 10 caps)Sergio PARISSE (Stade Francais, 54 caps) - capitanoRiccardo PAVAN (Overmach Cariparma, 1 cap)Salvatore PERUGINI (Stade Toulousain, 52 caps)Matteo PRATICHETTI (Cammi Calvisano, 10 caps)Tommaso REATO (Femi CZ Rovigo, 3 caps)Kaine ROBERTSON (Montepaschi Viadana, 32 caps)Josh SOLE (Montepaschi Viadana, 30 caps)Giulio TONIOLATTI (AlmavivA UR Capitolina, esordiente)Alessandro ZANNI (Cammi Calvisano, 24 caps)

FINALMENTE CI SIAMO! Eh sì, siamo agli sgoccioli: tra meno di quattro giorni andrò a vedere la Nazionale di rugby giocare dal vivo! Devo confessarlo, sono molto emozionata..FORZA RAGAZZI!! E anche se non vinceremo (pare sia una partita abbastanza difficile), sono sicura che daranno un bello spettacolo e il meglio di sé, con aggressività e combattività. Non perdetevi questo incontro: appuntamento sabato 8 novembre ore 15.00 su la7!!!