lunedì 22 febbraio 2010

PRIMA CHE CALI IL SIPARIO

Ti criticheranno sempre,

parleranno male di te e sarà difficile che
incontri qualcuno al quale tu possa andar bene
come sei.

Quindi: vivi come credi, fai cosa ti dice
il cuore… fai ciò che ti senti di fare…

Una vita è un’opera di teatro che non ha prove
iniziali…

Quindi: canta, ridi, balla, ama…
e vivi intensamente ogni momento della tua vita…

Prima che cali il sipario e l’opera finisca senza
applausi…

CHARLIE CHAPLIN

giovedì 18 febbraio 2010

SEI NAZIONI 2010 - ITALIA VS INGHILTERRA

Con Italia - Inghilterra si è aperto il mio secondo Sei Nazioni. Anche se il ghiaccio ormai è rotto, l’emozione c’era e tornare sulla tribuna del Flaminio ad un anno esatto di distanza è stato come tornare a casa, rivedere vecchi amici, ritrovare piacevoli sensazioni.
In questa partita in particolare mi sono sentita proprio parte dello spettacolo, il sedicesimo giocatore in campo. Forse quest’anno sono più coinvolta perché gli incontri al Flaminio sono le uniche preziose occasioni per vedere la Nazionale Italiana Rugby in diretta. Sì, perché La7 trasmette le partite in differita e non è la stessa cosa. Non è la stessa cosa tifare, soffrire, spingere nella mischia insieme ai ragazzi dopo che è finito tutto.
La bellissima Roma non ci ha accolto con il solito clima mite. Addirittura un paio di giorni prima la neve era caduta copiosa e avevamo preso questo evento straordinario come un segno: non nevicava così nella città eterna dal 1985, avevamo qualche speranza di vincere! Purtroppo le nostre speranze sono state deluse, perché abbiamo perso, 12 a 17, ma cinque punti di scarto sono un ottimo punto di partenza.
La partita l’ho vista seduta di fianco ad una famiglia inglese: mamma, papà e figlia ventenne. Lui sembrava appena uscito dalla city di Londra, ma come Wilkinson e la squadra sono entrati in campo, ha cominciato a tifare come un indemoniato!
I nostri erano concentratissimi e hanno fatto una partita di tutto rispetto, anche se, ammettiamolo, gli inglesi hanno giocato a mezzo servizio: Wilkinson ha sbagliato tre calci piazzati (!) e gli sono bastate solo due azioni sporadiche e isolate per fare punti e vincere. La mia ammirazione in particolare va al nostro numero undici, Mirco Bergamasco, che da Italia - Samoa sembra avere un piede fatato. Fortunatamente calciava proprio sotto i miei piedi e ho potuto scorgere sul suo viso e nella tensione del suo corpo tutta la responsabilità del momento. Bravi tutti. Masi ha fatto un’ottima partita, Garcia ha placcato tutto quello che gli capitava a tiro, Zanni è il degno sostituto del nostro fortissimo capitano infortunato (che ha seguito le gesta dei compagni con occhio attento dalla tribuna), abbiamo tenuto il possesso di palla a più non posso e abbiamo tenuto il punteggio e la testa alta fino all’ultimo… Che dire del mio preferito? Il divo Mauro ha giocato benissimo, come al solito, da veterano del campo: un placcaggio qua, una aggiustatina ai bei riccioli fluenti là…e…voilà la buona performance per tifosi e ammiratrici se l’è portata a casa!

giovedì 4 febbraio 2010

6 NAZIONI 2010

Sabato 6 febbraio si disputerà al Croke Park di Dublino Irlanda - Italia. Ecco la formazione:
15 Luke MCLEAN (Benetton Treviso, 14 caps), 14 Kaine ROBERTSON (MPS Viadana, 41 caps), 13 Gonzalo CANALE (Clermont Auvergne, 51 caps), 12 Gonzalo GARCIA (Benetton Treviso), 13 caps), 11 Mirco BERGAMASCO (Stade Francais, 66 caps), 10 Craig GOWER (Bayonne, 6 caps), 9 Tito TEBALDI (Plusvalore Gran Parma, 6 caps), 8 Alessandro ZANNI (Benetton Treviso, 37 caps), 7 Mauro BERGAMASCO (Stade Francais, 79 caps), 6 Josh SOLE (MPS Viadana, 41 caps), 5 Quintin GELDENHUYS (MPS Viadana, 6 caps), 4 Carlo Antonio DEL FAVA (MPS Viadana, 41 caps), 3 Martin CASTROGIOVANNI (Leicester Tigers, 62 caps), 2 Leonardo GHIRALDINI (Benetton Treviso, 24 caps) - capitano, 1 Salvatore PERUGINI (Bayonne, 66 caps).
Mauro Bergamasco, con la maglia numero sette, è il terzo giocatore nella storia della Nazionale a raggiungere le ottanta presenze dopo Alessandro Troncon (101) e Carlo Checchinato (83), nonchè l’atleta in attività con il maggior numero di caps in maglia azzurra.
Il fratello minore Mirco e il pilone sinistro Salvatore Perugini, alla trentasettesima apparizione nel 6 Nazioni, sono gli Azzurri con più presenze nel Torneo con Perugini che raggiunge un doppio record: è l’unico giocatore ad aver preso parte a tutte le edizioni del 6 Nazioni disputate dal 2000 ad oggi.



lunedì 1 febbraio 2010

UNA GIORNATA NELL'ANTICA ROMA – Vita quotidiana, segreti e curiosità. Di Alberto Angela

Com'era la giornata tipo di un antico romano? Il libro di Angela ci accompagna nelle case, nelle vie, nei templi, nelle botteghe, nei fori della città e ci mostra come vivevano i romani ai tempi dell'imperatore Traiano, nel 115 d.C. Roma è presentata come una New York dell'antichità, piena di gente proveniente da ogni parte del mondo conosciuto, caotica, attiva, famosa in tutto l'impero per essere la città che non dorme mai e per il suo... skyline!
Il libro mi ha colpito molto. Gran parte delle cose narrate le avevo studiate sui banchi di scuola, ma alcuni aspetti mi sono risultati del tutto nuovi. Facendo gli studi classici si ha la possibilità di studiare il mondo antico da un punto di vista privilegiato, dalle parole degli autori classici. Si studia la letteratura e con essa la profonda poesia degli amori tormentati, con Catullo, Orazio, Virgilio. Studiando le gesta dei condottieri, attraverso Tacito e Cesare, si viene a conoscenza delle conquiste, della grandezza di Roma e del suo esercito, delle portentose capacità tattiche e di combattimento in guerra. L'abilità oratoria di Cicerone ci mette di fronte alla loro eleganza nell'esprimersi. La mitologia è pane quotidiano con Ovidio e le sue Metamorfosi. Il teatro di Plauto e Terenzio, i padri delle commedie moderne, ci fa scoprire il lato divertente e giocoso della letteratura.
Gli aspetti più “veri” e quotidiani (e anche più interessanti) sono spesso sorvolati e si possono sono intuire. Io definirei questo libro il rovescio della medaglia di quel mondo antico affascinante che ha dato origine alla nostra civiltà moderna, come noi la conosciamo e la viviamo.
Insomma, di Roma e del suo impero io ne avevo una visione romantica, dove i grandi uomini, i condottieri, i poeti, gli oratori, i pittori, gli scultori erano all'ordine del giorno. Nessuno ti dice che gli schiavi erano considerati poco meno che bestie, che la vita umana non valeva assolutamente niente, che il popolino (la parte produttiva, le braccia della città e la fetta più numerosa della popolazione) viveva in condizioni al limite della sopravvivenza e che, sotto certi aspetti i romani erano più barbari dei barbari.
Purtroppo mi sono resa conto che le cose non sono cambiate poi di molto. E’ impressionante notare come i problemi quotidiani siano sempre quelli. Un esempio per tutti: i problemi che ossessionavano i romani all'epoca dei Cesari erano i seguenti: il traffico, il rumore e il caos per le strade, la sporcizia della città, la crisi degli alloggi e i prezzi alle stelle, l'immigrazione selvaggia e l'insicurezza notturna. Sembra di sentire parlare un milanese del 2010...
Naturalmente nel libro di Angela sono narrati anche molti aspetti curiosi e divertenti dell’antica Roma. La curiosità che mi ha divertito di più riguarda i gladiatori. Pare che all’epoca questi omaccioni esercitassero un certo fascino primitivo sulle donne, tanto che Giovenale scherzava dicendo che alle donne quello che interessava di un gladiatore era la spada. Naturalmente il paragone gladiatore/rugbista è d’obbligo con tutti gli annessi e connessi, ma il fatto che mi ha divertito moltissimo è che pare che la moglie di un Senatore sia fuggita con un gladiatore di nome… Sergiolus! L’antenato di Parisse!!!! (per i profani il nostro mitico capitano fa Sergio di nome). Chissà se la storia si ripeterà anche stavolta…mutatis mutandis