lunedì 15 settembre 2008

Lo Stadio Flaminio

Roma, 22 agosto 2008, ore 12.49…
Da Villa Borghese ci sono voluti una manciata di minuti per arrivare. Sono in macchina con un’amica, le strade di Roma sono stranamente deserte, forse è complice anche l’ora. Sono emozionata, stiamo puntando verso lo Stadio Flaminio, il tempio italiano del rugby, la sede delle partite della Nazionale Italiana al 6 nazioni! Passiamo per uno dei quartieri più “in” della città, i Parioli. Scorgo tra gli alberi gli alti piloni delle luci dello stadio. Poi…eccolo! parcheggiamo proprio lì davanti. Scendo dalla macchina e provo all’improvviso un po’ di malinconia: tutto intorno a me è deserto e silenzioso. E’ come stare in un teatro vuoto, dove non ci sono né attori, né spettatori, a sipario calato, a rappresentazione finita. Ma poi mi sono avvicinata al cancello, alla mia entrata, alla mia tribuna scoperta e sono affiorate le emozioni: ho visto me salire le gradinate e prendere posto per assistere ad uno degli spettacoli sportivi più belli; ho visto il pullman della Nazionale arrivare nello spiazzo; ho visto Mauro e Mirco scendere con la grinta dei gladiatori pronti alla battaglia; ho visto la folla di tifosi arrivare festante; ho visto i pali della linea di meta…chissà quante mete faremo oltre quella porta…


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