giovedì 11 settembre 2008

Lampi d'estate di P. G. Wodehouse

"Lampi d'estate" di P.G. Wodehouse, Edizioni TEADUE, titolo in originale, Summer Lightning
"Lampi d'estate" fa parte del ciclo del Castello di Blandings, residenza di Lord Emsworth che si trova nello Shropshire, a poche ore di treno da Londra. Il Castello, risalente a circa la metà del XV secolo, sorge isolato, circondato da un vasto parco, un piccolo lago, campi da tennis, il giardino delle rose, gli orti...insomma la tipica magione inglese di fine Ottocento. Questo luogo è lo scenario delle storie del Castello, dove si aggirano personaggi irresistibili: nobili attempati, giovani ereditiere, artisti squattrinati, gelide aristocratiche, governanti fedeli, maggiordomi inappuntabili e saggi porcai.
Protagonista del ciclo è il personaggio senza dubbio più divertente: Lord Clarence, nono Conte di Emsworth, vecchietto sulla sessantina, vedovo, un po' rimbambito, afflitto da una sordità psicosomatica, che ama soprattutto la pace e il silenzio. Ha una grande passione: la sua scrofa da competizione, l'Imperatrice di Blandings. Come dice lo stesso Wodehouse: "Gli occhi miti di Lord Emsworth brillavano sempre quando nominava quel nobile animale, l'Imperatrice di Blandings. Il nono conte era un uomo di poche e semplici ambizioni. Non aveva mai desiderato forgiare i destini dello Stato, dettarne le leggi e far discorsi alla Camera dei Lord [...] Tutto ciò cui aspirava, quale riconoscimento da farlo accogliere nell'England's Hall of Fame, era riuscire a far vincere per il secondo anno consecutivo il primo premio [...] alla sua scrofa di razza, l'Imperatrice di Blandings, appunto, alla Fiera dello Shropshire, categoria porcelli grassi".
I romanzi di Wodehouse rappresentano la classica commedia degli equivoci. In ogni romanzo, infatti, ritroviamo i classici ingredienti: coppie di innamorati il cui matrimonio è impedito da genitori e parenti, scambi di persona, deus ex machina... E' uno Shakespeare in prosa, meno lirico, ma altrettanto arguto e divertente.
In "Lampi d'estate" troviamo Lord Emsworth angosciato per la sparizione della sua amata scrofa. Ovviamente il rapimento è stato architettato dal nipote del conte, che vuole sposare una ballerina e che crede di ricevere la approvazione dello zio (e anche una grossa somma di denaro per la futura vita matrimoniale!!) se fa finta di avere ritrovato eroicamente l'Imperatrice.
Preoccupazione maggiore, però, che aleggia per tutte le pagine del romanzo, è la minaccia della pubblicazione di un libro di memorie del fratello del conte, Galahad Threepwood. Affettuosamente chiamato dai familiari "Gally", è l'unico membro dello sterminato parentado di cui Lord Emsworth ricerchi la compagnia. Conclusa la carriera di libertino per raggiunti limiti di età, si aggira per Blandings meditando, appunto, di pubblicare le sue Memorie, dove si raccontano aneddoti divertenti e dissacranti che riguardano tutti o quasi tutti i nobili di Inghilterra. Personaggio svagato e divertente, è lui il deus ex machina della situazione: interviene al momento giusto per rimettere le cose al loro posto.
Gli altri personaggi che fanno da contorno alla vicenda sono la sorella del conte, Lady Constance, la classica severa aristocratica inglese, quella che teme più di tutti la pubblicazione del libro: ha già un fratello "matto" che pensa solo al bene di una scrofa, ci manca anche l'altro che getta ridicolo sulle persone più potenti d'Inghilterra, raccontando le marachelle che hanno commesso in gioventù!! Troviamo anche un investigatore pasticcione, ingaggiato dal conte per ritrovare la scrofa, il segretario di Lord Emsworth, innamorato, naturalmente, della bella nipote del conte e il nemico di sempre, Sir Gregory Parsloe-Parsloe, concorrente di Lord Emsworth nell'allevamento dei suini, che acquista una scrofa eccezionalmente grassa, la Regina del Matchingham, per gareggiare contro l'Imperatrice.
Degno di nota, infine, è il personaggio del classico maggiordomo inglese, Beach: "[...] faccia da candidato alla apoplessia, artritico, con aria di dignitosa apatia , mani grassocce e occhi appannati. [...] Soffre spesso di terribili emicranie, presumibilmente dovute al terrore che nutre nei confronti del socialismo" .
Il libro è molto divertente, mi è piaciuto, come tutti i libri di Wodehouse: non ci sono grosse novità circa la trama o i personaggi rispetto agli altri romanzi che ho letto. Quello che diverte di più, a mio avviso, è lo stile della narrazione: veloce, arguto, pieno di humor.
Comunque, secondo me, si ride a prescindere: se si pensa che il protagonista del romanzo è un conte inglese che ha come unico scopo della sua esistenza la cura di una scrofa...

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