martedì 6 settembre 2011

VIENNA E L' HOFBURG

Il centro del potere austriaco per più di sei secoli. Il palazzo è gigantesco, è una città nella città.

Dopo aver visitato l'interminabile sezione del museo delle argenterie e dei servizi da tavola di corte (tutti splendidi, tra l'altro), ci avventuriamo nel museo dedicato alla Principessa Sissi. Negli appartamenti dell'Arciduca Stefano Vittorio sono esposti numerosi oggetti personali appartenuti ad Elisabetta che raccontano la vera storia della Principessa, che da fanciulla spensierata divenne una donna irrequieta e schiva. Fra gli oltre trecento oggetti esposti nel museo possiamo ammirare parasole, ventagli e guanti di Elisabetta, restia al contatto con il pubblico, le sue ricette di bellezza, la sua maschera mortuaria, la lima originale che fu l’arma dell’attentato e che finora era stata conservata severamente sotto chiave, nonché la riproduzione dell'abito che Sissi indossava durante la festa di addio al nubilato, realizzata per il museo, e una parziale ricostruzione del suo lussuoso vagone-salotto di corte. Quello che mi ha colpito della personalità di Sissi è che era una donna estremamente infelice. Soleva ripetere che con il matrimonio finiva la sua libertà. Siamo d'accordo che sicuramente non si è sposata per amore e che la vita alla corte austriaca era molto rigida e imponeva uno stile di vita austero, ma suvvia, non drammatizziamo: aveva a disposizione il meglio, era sempre in giro per l'Europa, ospite delle corti dei paesi alleati; addirittura, per problemi di salute, trascorreva lunghi periodi a Madeira...non mi sembra che se la passasse così male! La figura di buona e dolce sovrana che abbiamo tutti è stata creata dal film che l' ha resa celebre, "La Principessa Sissi", interpretato da Romy Schneider. In realtà Sissi aveva la fama di essere piuttosto antipatica ai contemporanei.


Negli appartamenti della famiglia imperiale ci addentriamo nella vita di tutti giorni degli Asburgo. Secondo il cerimoniale di corte ogni membro disponeva di un proprio appartamento e visitiamo gli appartamenti di Francesco Giuseppe e Elisabetta. Apprendiamo dalla nostra informatissima audioguida che l'Imperatore si alzava alla cinque del mattino e si dedicava agli affari di stato per tutto il giorno, fino a crollare sulla scrivania, sfinito dal lavoro. Almeno così pare...


La nostra Sissi, invece, si dedicava al culto del proprio corpo: nella sala da toeletta aveva fatto installare degli attrezzi ginnici, anelli e parallele per allenarsi quotidianamente. Non manca nemmeno un lettino per i massaggi...dalla nostra informatissima audioguida apprendiamo che l'imperatrice era ossessionata dalla forma fisica e che stesse attentissima alla linea.


Finiamo la visita nella sala da pranzo, con la tavola sapientemente apparecchiata come ai tempi degli asburgo e impariamo un pò di bon ton! La decorazione della tavola era coronata dal tovagliolo sapientemente piegato "in stile imperiale", che in ciascuna delle cavità della piega ospitava un panino. Questo particolare è quello che mi ha affascinato di più: la piegatura dei tovaglioli era autorizzata soltanto nei pranzi di corte cui fosse presente l'imperatore, ed era un segreto ben custodito, tramandato oralmente soltanto a poche persone selezionate. Tuttora questa piegatura dei tovaglioli può essere utilizzata soltanto nelle visite di stato di teste coronate e presidenti, e sembra che esistano soltanto due persone che ne conoscono il segreto, e non lo rivelano a nessuno! Naturalmente sto impazzendo a smanettare in internet per carpirne il segreto!!


Bella e affascinante la visita all'Hofburg...va sicuramente coronata con una bella fetta di Sacher!

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