giovedì 9 settembre 2010

BARCELLONA

Lunedì 2 agosto, ore 08.00

La città che più desideravo visitare in questo tour. So perfettamente che in poche ore non si può vedere tutto, ma come prima visita mi basta annusare l’aria della città, essere catapultata nella confusione delle vie centrali e sentire che sensazioni mi trasmette. L’approccio è con il porto, molto moderno e gigantesco. A Barcellona tutto mi sembra più grande. A cominciare dalla Sagrada Familia: le sue guglie svettano sul panorama della città tanto da far sembrare le case minuscole al suo confronto. Quando mi ritrovo ai piedi della cattedrale, rimango stordita dalla sua grandezza, non mi ci sta neanche nella foto! Però non è che mi piaccia molto…la facciata della natività è troppo ricca, ogni centimetro intarsiato e ricamato; in verità, a guardarla bene è un po’ opprimente. La facciata della passione ha uno stile più lineare e squadrato, ma non mi comunica molto, preferisco le scene singole dell’insieme. Tirando le somme, a parte la monumentalità dell’edificio che lascia sbalorditi, la Sagrada Familia non mi ha lasciato l’entusiasmo e l’emozione che credevo di provare, tralasciando il fatto che la cattedrale è immersa in una gran confusione, essendo un cantiere a cielo aperto ed essendo presa letteralmente d’assalto da truppe di turisti.
Casa Batllò è una originalissima opera d’arte: le forme sinuose, le maioliche e le ceramiche colorate la fanno assomigliare alla casa delle fiabe. Al primo impatto mi piace molto, ma penso che a viverci, alla lunga, faccia venire il mal di mare!
L’ultima tappa prima di levare le ancore è la rambla. E’ un grande vialone affollatissimo di turisti, Plaça Catalogna si perde, soffocata dalla fiumana di gente e dalla confusione di taxi, auto, pullman. Saremo anche nella movida barcellonese, ma io vedo solo un gran brulichio, una girandola di luci, confusione. Barcellona è una città modernissima, caotica, forse meriterebbe una visita più approfondita per apprezzarla in tutti i suoi aspetti. Una visita che permetta di entrare piano piano nel ritmo della città e poi di farsi piacevolmente coinvolgere.
Ritorno sulla nave pensando che questa è un’altra meta da tenere nel cassetto.
L’indomani sbarchiamo a Montecarlo e sono un po’ triste, perché è l’ultima tappa e la vacanza sta per finire. Non ci penso e mi concentro su quello che mi aspetta domani: Nizza, Cannes, la Croisette e il palazzo della mostra del cinema…sto già sognando ad occhi aperti…domani camminerò sul tappeto rosso delle star…

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