Qualche giorno fa, navigando su Wikipedia, mi sono imbattuta (per caso?) nella scheda di Selvazzano dentro, una ridente cittadina veneta, alle porte di Padova, che ha dato i natali, nientepopodimeno che… ai fratelli Bergamasco.
Leggiucchiando qua e là ho scoperto una cosa interessantissima: tra Settecento e Ottocento hanno soggiornato a Selvazzano numerosi letterati, tra i quali Madame de Staël, Ippolito Pindemonte, Ugo Foscolo e Vittorio Alfieri, tutti gentilmente ospitati nella villa di Melchiorre Cesarotti.
Senti, senti…chi l’avrebbe mai immaginato? Il territorio che oggi sforna ogni anno tante promesse del rugby italiano è stato la culla ristoratrice di alcuni dei più grandi letterati del diciottesimo secolo. Beh, non stupisce che questa cittadina di campagna, compresa nel regno Lombardo-Veneto all’inizio dell’Ottocento e che sorge sulle rive di un fiume, andasse per la maggiore; e non stupisce che venisse scelta come luogo di svago e ristoro dai letterati italiani, come costumava all’epoca.
Senti, senti…chi l’avrebbe mai immaginato? Il territorio che oggi sforna ogni anno tante promesse del rugby italiano è stato la culla ristoratrice di alcuni dei più grandi letterati del diciottesimo secolo. Beh, non stupisce che questa cittadina di campagna, compresa nel regno Lombardo-Veneto all’inizio dell’Ottocento e che sorge sulle rive di un fiume, andasse per la maggiore; e non stupisce che venisse scelta come luogo di svago e ristoro dai letterati italiani, come costumava all’epoca.
Bello questo connubio rugby-letteratura - arte… Chissà, magari Manet avrebbe potuto dipingere il suo Le déjeuner sur l'herbe sulle rive del Bacchiglione…
1 commento:
... pero' !! complimenti per il 'fiuto' :-))
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