martedì 5 gennaio 2010

A CHRISTMAS CAROL di Robert Zemeckis

La storia di Dickens è nota: Ebenezer Scrooge è un vecchio avaro che odia il Natale e qualsiasi festa perché le considera solo dei pretesti per fargli sborsare dei soldi. Non ha pietà neanche per il suo aiutante, Bob: perde un giorno di lavoro per trascorrere il giorno di festa con la sua famiglia e lo deve pure pagare!
Il film l’ho visto in 3D, esperienza nuova per me, ed è stato emozionante. Pensavo di andare a vedere un film per bambini, condito con la super tecnica digitale, e invece mi sono ritrovata immersa (letteralmente, grazie ai magici occhialini) in un film per niente adatto ai più piccoli (forse il fatto che la sala era popolata da over 40 e che c’erano solo cinque ragazzini, avrebbe dovuto suggerirmi qualcosa…). E’ quasi un horror che mi ha messo faccia a faccia con le mie paure e i miei incubi.
I tre spiriti non sono per niente rassicuranti: il sussurro dello spirito del Natale passato mi ha fatto rabbrividire; la risata dello spirito del Natale presente era inquietante; l’ombra della morte, lo spirito del Natale futuro, che punta il dito scheletrico e mostra allo Scrooge/spettatore il suo destino se non cambia il suo modo di essere era terrorizzante.
Spero che l’effetto che ha fatto a me, lo abbia fatto a molti. Perché un film così fa riflettere: il mondo odierno è pieno di Scrooge, avidi e avari, di denaro, di sentimenti, di altruismo, incapaci di amare il prossimo. Probabilmente non sono così ben identificabili come ai tempi di Dickens e si nascondono dietro falsi sorrisi scintillanti e falsi gesti di generosità.
Di spiriti che ci sbattono in faccia la dura realtà ne abbiamo fin troppi, tra televisioni, carta stampata e internet. Purtroppo siamo talmente assuefatti che non ci fanno più impressione le miserie altrui. E non ci fanno più riflettere, anzi, più la realtà è cruda, più ci sentiamo fortunati nel non esserci in mezzo. Arrivederci e grazie.
La favola finisce bene: il vecchietto si ravvede, aumenta lo stipendio al suo aiutante, ricerca l’amore del nipote Fred e della sua famiglia, è generoso con l’umanità che lo circonda.
Chissà se anche per noi ci sarà un lieto fine. Non è dato saperlo. Credo che quello che può fare ognuno di noi sia interrogarsi nel profondo se esiste una piccola parte di Ebenezer nella nostra anima e porvi rimedio prima che sia troppo tardi.

1 commento:

marcopergioco ha detto...

Mh. Ero incerto se andarlo a vedere oppure no ... Comprato ! Visiono e ti faccio sapere :-))