mercoledì 15 aprile 2009

6 NAZIONI 2009: PER ASPERA SIC ITUR AD ASTRA

Dopo una lunga pausa di riflessione, rieccomi a commentare la fine di questo Sei Nazioni 2009.
Il titolo del post già descrive e riassume in modo esauriente quello che penso e che ho scritto da un mese a questa parte.
Per chi non è pratico di latino, traduco: il nostro Seneca nell’ Hercules furens (atto II, v. 437) intende, letteralmente, “attraverso le asperità alle stelle”. Eh, sì, la via che porta alle cose alte è piena di asperità. Nessuna definizione è stata più calzante per i nostri rugbisti azzurri.
Voli pindarici a parte, torno con i piedi per terra per tirare le somme di questa esperienza.
Sinceramente… non mi importa nulla di come è andato questo 6 Nazioni: mi sono divertita, ho fatto un’esperienza nuova, ogni partita è stata emozionante, al di là del risultato. L’atmosfera di una partita di rugby è unica, grazie alle tifoserie, le migliori di qualsiasi altro sport. Quale tifoso canterebbe a squarciagola il proprio inno nazionale mentre la sua squadra perde 8 a 45? Quale tifoso si indignerebbe di fronte al lancio di una bottiglietta in campo a tal punto da buttare fuori dallo stadio l’autore del gesto incivile? Quale tifoso andrebbe a bere una birra con l’avversario dopo una sonora sconfitta?
Adesso c’è un po’ tristezza perché non ci sono più partite da vedere, ma soprattutto perché dall’anno prossimo i diritti del 6 Nazioni li ha comprati Sky. Quindi, sì, si farà lo sforzo (di natura solo economica, si intende) per seguire la nostra nazionale per mezza Europa, ma, purtroppo, le altre partite del torneo ce le scordiamo…
Non so come andrà il torneo l’anno prossimo. Non mi interessa. Quello che più conta è rivivere quelle splendide emozioni provate alle partite, fuori e dentro lo stadio e tifare con tutto il cuore.
Da una settimana il calendario delle partite del prossimo 6 Nazioni 2010 è stato reso noto. Sono già in fibrillazione! Si ricomincia! E l’anno prossimo sarà ancora più spettacolare perché andrò anche alle trasferte. Chissà come sarà l’atmosfera al Millenium Stadium a Cardiff o allo Stade de France a Parigi? Non vedo l’ora di vivere tutto questo sulla mia pelle!!!!!!
E nell’attesa mi gusterò i test-match di novembre, in Italia, stadi da definire, portandomi dietro un nutrito stuolo di amici, che mi seguono fiduciosi sull’onda del mio entusiasmo. Vediamo se gli azzurri riusciranno per quel periodo a ritrovare la forma e un po’ di concentrazione. Per il momento le belle ali dei nostri ragazzi sono ancora di cera, speriamo che in futuro non si avvicinino troppo al sole con sfrontatezza e presunzione.



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